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"Nel nome di Dio"

 

 

Il fondamentalismo religioso è uno dei mali più diffusi e pericolosi dei nostri tempi; abbiamo scelto di individuarlo nelle dottrine delle tre teocrazie, che riconoscendo solo ed esclusivamente la propria dottrina, credono di possedere la verità assoluta e la purezza religiosa.

 

Il fondamentalismo crea un clima di odio misto a insicurezza perpetua nei confronti dell’ “altro”; tali sentimenti, che vengono trasmessi di generazione in generazione, come una maledizione, fanno sì che i bambini (ad es. nell’Islam fondamentalista), una volta divenuti adulti, siano già pronti per diventare martiri o pacchi bomba per il sedicente “nemico” o nell’Israele degli Haredim, ai quali viene vietato, in tenera età, lo studio di qualsiasi forma di scienza o tecnologia perché distrarrebbe dallo studio sistematico e ossessivo della Torah e del Talmud.

 

Tutti coloro che vivono al di fuori di questa forma di cecità estrema e perniciosa, sono peccatori senza speranza, degli impuri, e quindi nemici della loro pace. Non c’è posto per questi individui nella loro società pertanto vanno isolati ed anche puniti, in forma estrema anche con la morte.

 

Ogni forma di idea fondamentalista combatte e non riconosce il libero pensiero e  la democrazia, poiché essa è conquista di libertà che lascia all’uomo di progredire in nome della scienza e della sapienza, garantendo il progresso della civiltà e i diritti fondamentali della persona.

 

La cecità religiosa si avvale di dogmi, precetti, comandamenti, verità assolute da non contrastare né mettere in dubbio, in quanto si verrebbe tacciati di eresia e scomunicati, messi al bando e marchiati come “sbagliati”, da una religione che paradossalmente, predica l’amore per il prossimo...

 

Queste forme di chiusura mentale, fomentano l’odio e la paura verso ogni forma di diversità, conducendo gli individui alla miseria culturale, all’autodistruzione privandoli della libertà di pensiero e, soprattutto, della conoscenza del vero Dio.

 

In realtà il Dio della guerra santa, del dogma, il Dio delle punizioni, dell’intolleranza non è altro che un “dio criminale” inventato dagli uomini per dominare altri uomini. I popoli che hanno combattuto la guerra “santa”, e che lo fanno tutt’ora, sono vittime di questa estremizzazione, di questa cecità religiosa.

 

E’ nostra convinzione che l’essere umano non ha bisogno di dogmi o di precetti per vivere in armonia con il Tutto; basterebbe un’educazione basata sul riconoscimento delle emozioni, sul rispetto e sulla cura del mondo che ci circonda, atta a comprendere che non siamo al centro dell’Universo, ma solo una sua piccola parte, smettendo di affermare che “il mio dio è meglio del tuo” e, soprattutto, di non usare il suo nome come alibi per nefandezze.

 

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